Mai separarsi dalla propria ombra

Mai separarsi dalla propria ombraNon appena si pensa all’ombra perduta il primo personaggio che viene in mente è quello di Peter Pan. L’ombra del bambino dell’isola che non c’è scappa e Peter capisce che non si può vivere senza la propria ombra, deve assolutamente ritrovarla.

Il racconto di Sir James Matthew Barrie si inserisce in una lunga tradizione di fiabe in cui l’ombra è la vera protagonista. Il cavaliere e la sua ombra, di EDB edizioni, raccoglie tre brevi racconti dello scrittore Luigi Malerba, tutte legate dal filo conduttore dell’ombra. Un’ombra perduta per il cavaliere Bernardo di Montpellier, un’ombra animalesca come quella di Prosperone e infine un’ombra calpestata e derisa a causa dell’avidità di Fafandrotti.

E allora cosa succede all’uomo se l’ombra non è più solo una creazione della luce ma prende il sopravvento? Malerba suggerisce che l’uomo non può separarsi dalle sue ombre, ma non può neanche permettersi di lasciare a loro la direzione della propria vita, altrimenti si è costretti a vivere come Fafandrotti, rinchiusi in casa e uscire solo con il buio.

Luigi Malerba, Il cavaliere e la sua ombra
EDB edizioni, 2017
pp. 67, euro 7.50

Pubblicato da Marika Frontino

Giornalista, è stata capo redattrice della rivista ".eco, l'educazione sostenibile". È laureata in Scienze della comunicazione e specializzata in Comunicazione multimediale e di massa.