La storia così come la conosciamo oggi non è stata sempre uguale. Tante sono state le scoperte che nell’arco dei secoli hanno cambiato le certezze degli storici e tanto rimane ancora da scoprire per poter comprendere popoli e avvenimenti avvolti nella nebbia.
Il mestiere dello storico non è una professione fatta di certezze. Ogni evento può essere sempre messo in discussione da nuove documenti o interpretato incrociando fonti diverse.
La storia che noi conosciamo, che viene insegnata nelle scuole fin dalle primarie è sempre il frutto del lavoro di storici che si devono confrontare non solo con le fonti ma anche con il tempo in cui vivono. Ogni storico infatti è implicato nelle vicende storiche del suo tempo. Come si legge nella premessa del libro Storia della storiografia edito da Carocci «la conoscenza del passato è sempre mediata: è sempre storia della storiografia».
Ecco perché questo libro è importante non solo per chi fa della storia la sua professione ma anche per ogni studente, cittadino, politico…che vuole rileggere il passato.
Non si può infatti non tenere conto che lo storico è o è stata una persona reale, con le sue opinioni, i suoi interessi, i suoi dubbi, i suoi sogni e le sue sofferenze. E ritenere che uno storico sia totalmente obiettivo è fuorviante. Per questo è opportuno affrontare ogni testo di storia tenendo ben presente chi l’ha scritto, in quale contesto storico e ambientale per poterne così apprezzare la complessità.
Gian Paolo Romagnani, autore di Storia della storiografia, traccia un ampio profilo della materia dal monto antico fino a oggi con un approfondimento per la storia moderna e contemporanea. L’autore riflette sulle opere di storia diventate fonti per l’insegnamento e sulla loro circolazione senza trascurare le vicende e le atmosfere intellettuali in cui gli storici hanno scritto.
Un libro essenziale per chi vuole intraprendere il mestiere di storico, un libro importante per chi vuole interpretare il passato in modo critico e indipendente.
