Religione, filosofia e politica tra Cinquecento e Settecento

Filosofia, religione e politica tra Cinquecento e SettecentoCostellazioni concettuali tra Cinquecento e Seicento raccoglie nove saggi, frutto del lavoro di un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa, che indagano la fitta trama di letture della filosofia che sta all’origine di alcune strutture costitutive del pensiero della prima età moderna.

La pubblicazione analizza non le opere classiche della filosofia dei grandi intellettuali che tutti noi conosciamo: Lutero, Savonarola, Giordano Bruno… I saggi infatti intrecciano materiali diversi: epistolari, abbozzi, redazioni multiple che rendono più chiare le reti che hanno collegato fonti, autori e lettori, trasformazioni lessicali.
Tutto questo per comprendere come e perché i caratteri del pensiero sono cambiati tra la fine del XVI e il XVIII secolo.

Quello che emerge da questo volume è quindi un metodo di indagine: un’analisi dinamica degli autori classici all’interno di una prospettiva storiografica basata sulla ricostruzione delle reti concettuali.

Molteplici ovviamente anche i temi presi in esame: la religione, la filosofia il ruolo della profezia, il metodo scientifico, la storiografia filosofica e l’idea democratica moderna. Temi che rendono l’età moderna un periodo estremamente affascinante sotto molteplici punti di vista. Filosofia, religione e politica si intrecciano, si ingarbugliano per poi seguire strade diverse che però rappresentano tutte la base da cui è nata l’idea dello stato moderno.

Il volume, curato da Simonetta Bassi, docente di Storia della Filosofia presso l’Università di Pisa, è il numero 52 dei Quaderni di Rinascimento dell’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento.

Simonetta Bassi (a cura di), Costellazioni concettuali tra Cinquecento e Seicento
Leo S. Olschki editore, 2019
Pp. 187, euro 25

Pubblicato da Romina Anardo

Giornalista, storica e mamma con la passione della politica internazionale