Radici e sviluppi del razzismo: due libri per approfondire

Tutto il mondo è stato scosso dalle immagini dell’afro-americano George Floyd, ucciso soffocato da un agente di polizia. A seguito dell’accaduto sono iniziate le proteste non solo negli Stati Uniti ma anche nelle grandi città di tutti e cinque i continenti. Il tema del razzismo è così riemerso nel dibattito pubblico occupando  le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Al di là dell’indignazione momentanea per l’accaduto non è mai troppo tardi per approfondire il tema del razzismo: da dove nasce, come si alimenta, in quali modalità si manifesta.

Radici e sviluppi del razzismo: due libri per approfondireLa metamorfosi dei fenomeni  razzisti

Afrofobia è un saggio scritto dal sociologo Mauro Valeri, responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio.
Ma cosa vuol dire Afrofobia?  “E’ l’insieme di pregiudizi e comportamenti ostili  – scrive Valeri – nei confronti di persone con il colore nero della pelle o di ascendenza africana, che hanno condizionato la storia degli ultimi secoli di almeno tre continenti“.

Il libro ricostruisce le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di stato a quello di guerra. Attraverso un’analisi storica e sociologica, l’autore scrive, nero su bianco, come la nostra società non abbia mai abbandonato il razzismo ma anzi continui ad alimentarlo. Il sociologo non trascura l’Italia dedicandole un approfondimento, perché anche noi italiani non siamo immuni al razzismo.

Le parole di Valeri rappresentano uno schiaffo alla nostra società: “Per ora i pregiudizi e i comportamenti afrofobici sono lì a ricordare implacabilmente al nero che lui è soprattutto un nero, e che quindi deve rinunciare a qualsiasi desiderio di essere anche altro, perché probabilmente senza il nero, il bianco non sa più bene cosa sia“.

Radici e sviluppi del razzismo: due libri per approfondireLo studio del razzismo

Razzismi. Dalle crociate al XX secolo è un analisi di più ampio respiro sul concetto di razzismo edito da Il Mulino. L’autore è Francisco Bethencourt, professore di Storia al King’s College di Londra.
Discostandosi dalla concezione secondo cui la teoria delle razze avrebbe proceduto il razzismo, l’autore sostiene invece che si può studiare il razzismo solamente se inserito all’interno di un determinato contesto storico, comparato e studiato nel lungo periodo. Il razzismo in parole povere non è una estemporanea tendenza di alcune società a discriminare alcune etnie. No! Per Bethencourt il razzismo è un fenomeno relazionale che muta nel tempo, e proprio per questo i fenomeni razzisti vanno studiati e analizzati soffermandosi su intervalli di tempi lunghi.
Tre sono i grandi periodi storici analizzati dall’autore: quello delle  crociate, l’età delle scoperte geografiche e il momento della costruzione delle società coloniali.

F. Bethencourt, Razzismi
Il Mulino, 2017
Pp. 667, euro 22

M.Valeri, Afrofobia
Fefè editore, 2019
Pp. 219 euro 13

Pubblicato da Romina Anardo

Giornalista, storica e mamma con la passione della politica internazionale