Con “Lost my name” ogni nome racconta una storia

Una mattina Cecilia si sveglia e, con grande sorpresa, scopre che la targhetta con il suo nome appesa alla porta della camera è sparita. Dove si sarà nascosta? La cerca sotto al letto, fruga in alto e in basso ogni angolo della stanza ma nulla. Della targhetta nessuna traccia.

Solo grazie all’aiuto di alcune meravigliose creature magiche Cecilia riuscirà a ricomporre il suo nome, lettera dopo lettera. Un bel camaleonte, un mago nel trucchetto del cambiar colore, l’aiuterà a trovare la “C”, un extraterrestre che adora i viaggi senza meta la condurrà alla “E” e così via, in un colorato viaggio fantastico.

È la trama di Dov’è finito il mio nome?, idea nata da quattro amici inglesi che qualche anno fa hanno creato la start-up “Lost My Name”, un prodotto che unisce il digitale al cartaceo, puntando alla personalizzazione totale nell’editoria per l’infanzia. Vediamo come funziona.

Il libro può essere acquistato in pochi e semplici passi sul sito www.wonderbly.com. Come? Si sceglie il nome del bambino o della bambina che sarà la protagonista della storia (nel mio caso Cecilia, la piccola di casa) e si seleziona una tra le 12 lingue in opzione. Basta un click e in automatico viene generato il racconto.

Ogni avventura è “unica”, perchè si basa sulle lettere del nome scelto: per esempio Cecilia nel suo viaggio avrebbe dovuto incontrare un Camaleonte, un Elefante, un Calamaro, un Ippopotamo, un Leone, un Ibis e un’Aquila. Ma… siccome c’è la possibilità di cambiare alcuni personaggi, Cecilia (quella vera questa volta!) all’elefante e all’aquila ha preferito un extraterrestre e un asinello.

Il livello di personalizzazione non finisce qui: si può inserire una dedica, richiedere una confezione regalo e si è informati passo dopo passo sulle fasi di produzione del libro, dalla ricezione dell’ordine (nelle 24 ore successive se si hanno dei ripensamenti è possibile fare delle modifiche) alla stampa, fino alla spedizione.

Il costo? Nel mio caso, spedizione inclusa, poco più di 26 euro. Unica pecca la copertina. Per il momento si può avere solo flessibile e se si regala il libro a un bambino o a una bambina che, come Cecilia, sono ancora piccoli ma amano già sfogliare le pagine, rischia di rovinarsi.

David Cadji-Newby Pedro Serapicos (traduzione di Sara Marconi)
Dov’è finito il mio nome?

Pubblicato da Marika Frontino

Giornalista, è stata capo redattrice della rivista ".eco, l'educazione sostenibile". È laureata in Scienze della comunicazione e specializzata in Comunicazione multimediale e di massa.