Le vite di Ada: il viaggio ha inizio
Ada è al buio, non riesce a vedere nulla fino a quando scopre un interruttore sulla sua testa che illumina il suo mondo. Ada si accorge così di non essere da sola, anzi: è circondata da un sacco di essere tutti diversi da loro. Ma non le basta. Quando qualcuno le parla di un mondo dove la luce è così forte che non serve l’interruttore per vedere, Ada inizia il suo viaggio : direzione Lassù.
Ada si ritrova ad assumere la forma di un camaleonte che si mimetizza con l’ambiente che lo circonda per non essere trovato. Poi diventa un mammut, una dura pietra, un barmadillo (una specie di marmotta che cammina all’indietro) e poi in un fico.
Infine Ada prende le sembianze di una bambina con la pelle liscia come un fico, un cuore caldo come un cucciolo di mammut, una lingua lunga come quella di un camaleonte, i capelli umidi come i tentacoli di una medusa, un naso piccolo come quello del barmadillo e uno scheletro duro come la pietra. Finalmente però ha un’identità precisa. Lei è Ada.
Il libro, edito da Topipittori, racconta la trasformazione di Ada, da essere vivente acquatico a essere umano. Il percorso può essere visto semplicemente come un viaggio evoluzionistico, d’altronde l’uomo è stato, agli albori della sua vita, un pesce. Ma non è solo questo. Le vite di Ada è anche il racconto di un essere che cerca la propria identità attraversando fasi diverse collegate tra loro.
Attraverso le sue sette vite, Ada esplora il mistero delle cose e del tempo, dell’esistenza e della materia. È un racconto al tempo stesso avventuroso e filosofico, che invita a riflettere su quanto tutto sia connesso: le nostre vite a quelle di tutti gli altri esseri che ci circondano, il passato al presente e al futuro.
Scritto da Gaia Formenti e Marco Piccarreda, Le vite di Ada è illustrato da Sarah Mazzetti, vincitrice del recentissimo premio internazionale di illustrazione della Fiera del libro di Bologna.
