In lode alla guerra fredda. Una controstoria

In lode alla guerra fredda. Una controstoria

GiAi?? il titolo In lode alla guerra fredda la dice lunga sulla tesi dello storico e ambasciatore Sergio Romano: la guerra fredda non ha mai rappresentato un vero pericolo per il Vecchio continente. “Lai??i??Europa, nel 1989, non stava passando dalla guerra alla pace. I quasi cinquantai??i??anni trascorsi dalla fine della Seconda guerra mondiale erano stati la pace piA? lunga del continente euro asiatico dai trattati di Vestfalia ai nostri giorni”. Partendo da questai??i?? affermazione, che fa rabbrividire molti storici, Sergio Romano analizza i piA? importanti eventi dal 1945 ai nostri giorni, dandone una nuova e contro corrente visione. Andando avanti con la lettura il mondo contemporaneo diventa piA? chiaro e si comprende perchAi?? sia in preda al caos e alla violenza e perchAi?? gli Stati Uniti non riescano piA? a essere i gendarmi dellai??i??equilibrio mondiale.
“La fine della guerra fredda e i conflitti del dopoguerra, hanno avuto come effetto soprattutto il sorgere dei non stati – Isis, Ghaza, Kurdistan iracheno, Siria, Libia – con le grandi incognite che ne derivano: come si combatte contro un non stato? Come lo si governa?Ai?? E come si puA? ricostruire l’ordine perduto?”. Ovviamente lai??i??autore non dAi?? delle risposte a queste difficili domande ma ci aiuta a interpretare il tempo presente fornendoci delle linee guida su ciA? che A? stato.

Leggi un estratto del libro

Sergio Romano, In lode alla guerra fredda
Longanesi editore, 2015
pp. 140, euro 16

Pubblicato da Romina Anardo

Giornalista, storica e mamma con la passione della politica internazionale