Il giudice delle donne

Il giudice delle donneQuando penso alla battaglia delle donne per ottenere il diritto di voto il mio pensiero va subito al movimento delle suffragette negli Stati Uniti, così quando ho letto la scheda de Il giudice delle donne, mi sono incuriosita e devo dire che questo libro è stato per me una vera scoperta. Il giudice delle donne, infatti, racconta la storia di una decina di maestre che nei primi anni del 1900 iniziarono la battaglia per essere iscritte alle liste elettorali nella provincia di Ancona. Non a New York, Washington o Londra.. No! Siamo in Italia. Seguendo il pensiero della dottoressa e pedagogista Maria Montessori, alcune maestre decisero di abbattere il muro del maschilismo e diventare pienamente cittadine italiane chiedendo il diritto di voto. Le maestre infatti lavoravano, avevano un istruzione e pagavano le tasse, avevano pertanto tutti i requisiti richiesti per poter votare. Lo Statuto Albertino non vietava espressamente alle donne il diritto di voto. Forti di queste poche certezze le maestre cominciarono la loro lotta nei tribunali marchigiani, vinsero alcune battaglie ma purtroppo non la guerra. Le donne dovettero aspettare il 1946 per poter finalmente votare.

Seguendo le vicende di Alessandra, Teresa e Adelmo, l’autrice Maria Rosa Cutrufelli tocca temi importanti, oltre a quello del diritto di voto, regalando uno spaccato della vita delle donne dei primi del Novecento.

Il giudice delle donne racconta una importante vicenda italiana che è stata dimenticata dai libri di storia, ma fortunatamente l’autrice l’ha riportata alla luce così che non possiamo più dimenticarla.

Maria Rosa Cutrufelli,Ai??Il giudice delle donne
Frassinelli, 2016
pp. 252, euro 18

 

Pubblicato da Romina Anardo

Giornalista, storica e mamma con la passione della politica internazionale