Filastrocche a piedi nudi

filastroccheAi?? un “piccolo di uomo” ai??i?? come si presenta all’inizio ai??i?? a raccontarci con delle filastrocche, tra rime, assonanze e allitterazioni un po’ di sAi??. Ci accompagna per mano in un mondo ai??i?? il suo ai??i?? dove l’altezza si misura in termini di “alto meno di un pinguino, meno basso di uno gnomo” e l’amicizia cosAi??: “A? importante tanto quanto un elefante”.
Entriamo in un regno dove con la lingua dei bambini (“questo A? mio e quello A? mio/ dallo a me lo voglio io”) si parla ai grandi e ai piccini: con un punto di vista originale ma al temo stesso espressioni familiari si presenta il buio che fa paura, il bagnetto, l’appuntamento con la pipAi?? e la popA? e quello con la lettura ad alta voce (“Se mi leggi un Topolino/ con un po’ di sentimento/ io piA? grande un po’ divento/ tu ritorni un po’ bambino”) per chiudere con una serie di “io da grande farA?…”. E poi spazio a tanti tanti giochi, da quelli di manipolazione a quelli con la palla, ai pasticci in cucina, alla sequenza di mostri, ruspe, betoniere, missili, camion dei rifiuti, soldatini, rane di peluche e palloncini con la faccia di coniglio, fino ai giochi sulle spalle di papAi?? (Io ti ordino il galoppo/ io felice tu non troppo) e alle canzoncine in rima che non tramontano mai: “brutta faccia di verdura/ brutta faccia di minestra”.
Quattro versi di Nicola Cinquetti accompagnati dalle illustrazioni di Gek Tessaro catturano i piccoli lettori (anche grazie allo stampatello) ma allo stesso tempo sono piacevoli da leggere insieme a mamma e papAi??.

Nicola Cinquetti, Gek Tessaro, Filastrocche a piedi nudi
Edizioni Lapis, 2016
40 pp., 14,50 ai??i??