Favole dal Mondo Nuovo per immaginare nuovi mondi possibili

Favole dal Mondo Nuovo è una serie animata in stop motion scritta e prodotta da Fulvio Nebbia e Alberto Puliafito di IK Produzioni per Slow News. Qui la serie completa.
Sono cinque storie brevi che affrontano temi di grande attualità con un intento educativo, astraendo in forma fiabesca gli stessi temi politici, economici e sociali affrontati nelle serie giornalistiche di Slow News, con un tono e un registro adatti al pubblico degli spettatori più piccoli.
La narrazione è ambientata nel Bosco dei Mille Colori, rievoca l’atmosfera delle favole della buona notte e attinge all’immaginario del gioco libero che tanto appassiona i bambini.
“La produzione della serie si è fondata quanto più possibile sui principi dell’economia circolare”, raccontano i produttori. “I set sono stati costruiti in gran parte con materiale di recupero, i personaggi sono interpretati per lo più da vecchi giocattoli e per la fotografia degli episodi sono stati usati quasi esclusivamente obiettivi vintage, prodotti tra gli anni ’50 e ’80 del ‘900. Tutto questo, oltre a ridurre l’impatto ambientale del lavoro, ha contribuito a creare l’atmosfera fantastica delle Favole”.  Le Favole dal Mondo Nuovo sono ispirate dal lavoro della psicologa italiana Alba Marcoli e alle favole classiche di Esopo.

Negli episodi incontriamo via via la scoiattola che vuole scoprire il mondo per raccontarlo agli altri animali del bosco, il pappagallo inventore che non dà nulla per scontato per non permettere all’abitudine di diventare pregiudizio, il cerbiatto che non vuole svegliarsi la mattina perché fa sogni troppo belli, la volpe che non riesce a trovare il suo posto nel mondo e che impara da una saggia civetta che per stare insieme bisogna venirsi incontro e adattarsi pian piano, rispettandosi a vicenda, Posidonia che, cercando la sua strada, si trasforma in qualcosa di diverso per finire il suo ciclo nella natura.

E infine i cuccioli, capaci di immaginare soluzioni invisibili agli animali adulti, imprigionati a ragionare in termini di “mio-tuo”, “nostro-vostro”, e di fare lo sforzo di conoscersi per quello che si è, al di là delle apparenze e dei preconcetti.