Diario di un condannato a morte: le lettere di William Van Poyck

Diario di un condannato a morte: le lettere di William Van PoyckDiario di un condannato a morte porta i suoi lettori direttamente dentro il braccio della morte della Florida. William Van Poyck si trova lì perché durante una fuga da un blindato che lo stava trasportando da una prigione all’altra, rimane ucciso l’agente Fred Griffis. William ha sempre detto che a sparare il colpo all’agente è stato il complice e la Corte gli dà ragione. Ma per qualche strano caso il complice che era stato arrestato insieme a William, viene ucciso nella sua cella. Nonostante tutto ciò William era stato arrestato nel 1988 e il 12 giugno 2013 viene eseguita la sua condanna a morte.

Il libro raccoglie le lettere che William ha scritto a sua sorella dal 2005 al 2013. Sono lettere importanti. Grazie ad esse infatti William apre le porte del carcere raccontandone la monotona quotidianità, le piccole difficoltà di ogni giorno. Ma soprattutto raccontano le crudeltà, le privazioni di diritti e gli abusi di potere a cui sono sottoposti i condannati, costretti a vivere per anni in attesa della loro morte annunciata.

Il libro è patrocinato da Amnesty International perché “pone il tema della pena di morte con un’operazione appassionata e partecipe, mostrandone la disumanità e l’impossibilità di un’applicazione giusta”.

Diario di un condannato a morte, curato da Alessandro Piana, è edito da Bookabook, la casa editrice in crowfunding. La casa editrice funziona così: un team di professionisti dell’editoria valuta ogni manoscritto, dopodiché sono i lettori a sostenerne la pubblicazione pre-ordinandolo e diventandone gli editori morali. Un modo nuovo, originale di fare editoria!

Alessandro Piana, Diario di un condannato a morte
Bookabook, 2018
pp. 465, euro 18

Pubblicato da Marika Frontino

Giornalista, è stata capo redattrice della rivista ".eco, l'educazione sostenibile". È laureata in Scienze della comunicazione e specializzata in Comunicazione multimediale e di massa.