L’attualitA� di Antigone nei piA? importanti filosofi moderni

L'attualitA� di Antigone nei piA? importanti filosofi moderniAntigone: la figlia di Edipo che si ribella all’editto del re di Tebe Creonte per fare quello che lei riteneva giusto agli occhi degli dei. Creonte infatti aveva vietato la sepoltura di Polinice, fratello di Antigone, ma la donna si ribella per dar degna sepoltura al fratello. Viene condannata a morte e quando Creonte si pente della sua decisione, A? ormai troppo tardi: Antigone si A? suicidata.

La figura di Antigone A? da sempre stata fonte di ispirazione e dibattito. La sua tragedia, scritta da Sofocle e rappresentata per la prima volta ad Atene alle Grandi Dionisie del 442 a.C., A? la tragedia dell’uomo che deve scegliere se seguire la legge terrena o quella morale. Da questa tragedia numerosi filosofi hanno tratto ispirazione per dibattere sulla giustizia umana contro quella etica. In Antigone e la filosofia, Pietro Montani, professore di Estetica all’universitA� La Sapienza di Roma, raccoglieA�i testi di importanti filosofi moderni sulla figura di questa donna greca che sfida tutto e tutti. Hegel, Kierkegaard, Holderlin, Heidegger e Bultmann sono i filosofi presi in esame. Per ogni autore viene riportato un brano accompagnato da un saggio per approfondirne il pensiero.

A conclusione del libro vengono poi riportati quattro saggi con le riflessioni di altri filosofi che hanno indagato a fondo la figura di Antigone.

Quello che emerge chiaramente da Antigone e la filosofia A? l’estrema attualitA� dell’Antigone che, pur essendo stata scritta 25 secoli fa, lascia ancora aperto il dibattito etico su cui A? costruita.

Creonte: Eppure hai osato trasgredire questa norma?
Antigone: SA� perchA� questo editto non Zeus proclamA? per me, nA� Dike, che abita con gli dei sotterranei. No, essi non hanno sancito per gli uomini queste leggi; nA� avrei Attribuito ai tuoi proclami tanta forza che un mortale potesse violare le leggi non scritte, incrollabili, degli dei, che non da oggi nA� a ieri, ma d sempre sono in vita, nA� alcuno sa quando vennero alla luce. Io non potevo, per paura di un uomo arrogante, attirarmi il castigo degli dei. Sapevo bene a�� cosa credi? – che la morte mi attende, anche senza i tuoi editti. Ma se devo morire prima del tempo, io lo dichiaro un guadagno: chi, come me, vive immerso in tanti dolori, non ricava forse un guadagno a morire?Affrontare questa fine A? quindi per me un dolore da nulla; dolore avrei sofferto invece, se avessi lasciato insepolto il corpo di un figlio di mia madre; ma di questa mia sorte dolore non ho. E se ti sembra che mi comporto come una pazza, forse A? pazzo chi di pazzia mi accusa.

Pietro Montani, Antigone e la filosofia
Donzelli editore, 2017
pp. 372, euro 28

Pubblicato da Romina Anardo

Giornalista, storica e mamma con la passione della politica internazionale