Giovani migranti tra i 15 e i 19 anni raccontano brevemente la propria storia. Ho viaggiato fin qui A? la raccolta di questi racconti, frutto di un progetto di una giornalista e di un gruppo di docenti del milanese.
Ho letto questo libro, edito da Erickson, mentre in Italia si sta discutendo per l’ennesimo volta della legge sullo Ius soli, quella del diritto di cittadinanza per i minori nati in Italia ma figli di migranti. Secondo i dati del 2016 sono circa 1 milione i bambini nati in Italia che aspettano questa legge e che dovranno ancora aspettare. Ogni partito diceva la sua sullo Ius soli e mentre ascoltavo i discorsi dei politici mi chiedevo quanti di loro avessero ascoltato le storie dei migranti.
Anche noi, cittadini italiani, in effetti non abbiamo bene in mente tutto ciA? che i migranti devono affrontare quotidianamente anche solo per trovare una casa in affitto, per capire quali sono i servizi a cui possono accedere…Non ci fermiamo a pensare alla loro vita. I migranti fanno parte della nostra societAi??, vanno a scuola con i nostri figli, lavorano. Tutto nell’indifferenza generale. Leggendo le loro storie invece si capiscono le loro difficoltAi?? ad inserirsi, la sofferenza per un paese che abbandonano, le loro paure nell’affrontare una quotidianitAi?? difficile anche solo per la lingua.
Sono 31 i ragazzi che raccontano in prima persona la propria storia e le proprie emozioni. Sono ragazzi che sono stati strappati alla loro vita per esser portati in un Paese, l’Italia, di cui non conoscevano nulla. A parte i genitori, tutti i loro parenti e amici sono rimasti nel paese di origine.
Quando leggi, nero su bianco, le parole dei giovani migranti inizi a farti qualche domanda in piA? sulla loro vita e sulle mille difficoltAi?? che devono affrontare nell’indifferenza, se non nell’astio, della comunitAi?? in cui si trasferiscono.
Cristiana Ceci e Francesco Iarrera, i curatori del libro, hanno colto nel segno. Ho viaggiato fin qui ha un valore altamente educativo sia per i coetanei dei giovani migranti sia per noi adulti e genitori sempre pronti a giudicare senza conoscere le situazioni.
I diritti spettanti ai curatori saranno devoluti all’Istituto Eugenio Montale per le attivitAi?? di inserimento degli studenti migranti.
