I promessi sposi di Alessandro Manzoni: una riscoperta

I promessi sposi: lai??i??incubo degli studenti. In effetti i miei ricordi del libro del Manzoni si riassumono in grandi ronfate sui banchi di scuola. Dopo vent’anni ho deciso di riprendere in mano il pesante tomo. A? stata una vera e felice scoperta. Ironico, scorrevole, commovente, giAi?? dopo le prime pagine avevo rivalutato i Promessi sposi.

La trama la conosciamo tutti, A? inutile ripeterla in questa breve recensione. Quello che piA? mi ha sbalordito A? proprio lo stile di scrittura del Manzoni. Avevo dei ricordi di una scrittura lenta, noiosa e triste, invece mi si A? aperto un mondo. I promessi sposi scorre placidamente. Anche nei passaggi storici il Manzoni riesce a raccontare fatti e persone senza cadere nella retorica e nella morbositAi?? nel raccontare lai??i??evento nei minimi dettagli.

Il romanzo, pur essendo intriso di religiositAi??, non A? mai moralista, anzi. Cai??i??A? una profonda umanitAi?? che commuove il lettoreai??i??.Penso per esempio al passaggio in cui si racconta della madre che porta sul carretto il corpo della neonata morta di peste.

Lai??i??unico giudizio che non A? cambiato rispetto a vent’anni fa A? quello sulla ai???monotonaai??? figura di Lucia, ma spero che il Manzoni mi perdonerAi?? per questo.

Alessandro Manzoni, I promessi sposi
Feltrinelli editore, 2014
euro 13

Pubblicato da Romina Anardo

Giornalista, storica e mamma con la passione della politica internazionale