Adua A? un romanzo duro, che lascia un senso di amarezza in bocca nonostante il barlume di speranza che si scorge verso la fine. Igiaba Scego, giornalista romana esperta di transculturalitAi??, racconta la storia di Adua, una ragazza somala che sogna la dolcevita romana con la speranza di diventare una attrice famosa, la Marilyn Monroe italiana. Ma quella di Adua A? anche la storia di suo padre, Zoppe, che durante il fascismo, viene trasferito dalla Somalia a Roma come traduttore, in vista dellai??i??avanzata coloniale di Mussolini in Africa.
Padre e figlia non riescono a comunicare, tra loro cai??i??A? un muro insormontabile, ma entrambi condividono stesso destino: tradire le proprie radici in cerca della libertAi??. Soffocata dalla famiglia e dalla societAi?? somala, Adua scappa giovanissima senza rivedere mai piA? il padre. La vita perA? non le riserva gentilezze, la Roma che trova non A? generosa con lei, come non lo era stata con Zoppe, e si lascia trascinare dagli eventi vergognandosi per tutta la vita di quello che A? diventata. Ormai sola e spostata con un giovane richiedente asilo con cui ha un rapporto difficile e confuso, Adua tenta di riprendere il controllo di se stessa e della sua vita cercando anche una riconciliazione con un padre che non cai??i??A? piA?.
Il romanzo racconta lai??i??Italia e la Somalia in tempi diversi, dalla guerra coloniale ai giorni nostri passando per gli anni ai??i??70. Tocca temi difficili quali il razzismo, lai??i??immigrazione e lo sfruttamento di giovani donne e la ricerca della libertAi?? che accumuna lai??i??essere umano al di lAi?? del tempo e del luogo.
Ti ho dato il nome della prima vittoria africana contro lai??i??imperialismo. Io, tuo padre, stavo dalla parte giusta. E non devi mai credere il contrario.
