Fifa nera e fifa blu: la diversità spaventa

Fifa nera e fifa blu: la diversitA� spaventaFifa blu o fifa nera? Un bellissimo libro che si legge per dritto e per rovescio, perchè si sa che la medaglia ha sempre due facce e in fondo anche la realtà è un po’ così.

Da una parte infatti c’è la fifa blu di tutti quei bambini che vivono nella parte ricca del mondo e che guardano con un po’ di timore i piccoli immigrati che arrivano da lontano. Come spiegare a questi bimbi così fortunati che nel mondo ci sono milioni di bambini della loro stessa età che soffrono, faticano, vengono uccisi da uomini malvagi e muoiono per delle malattie banali?

E poi c’è la fifa nera, quella dei bambini che attraversano il mare in barconi improvvisati e che vanno incontro alla morte da soli pur di fuggire da orrori ancora maggiori. Come spiegare a questi bambini che alcuni dicono che noi non possiamo accoglierli perchè sono troppi, che non è colpa nostra se i loro stati li massacrano e non si preoccupano per loro?
Sono due facce della stessa medaglia, ma una è decisamente meno fortunata.

Ma i bambini ragionano in modo semplice e usano la logica. Per aiutare questi bambini basterebbe fare dei ponti, così potrebbero venire a piedi senza dover attraversare il mare in tempesta su dei barconi fatiscenti. Pochi passi sicuri e sono qui da noi lontano dalle sofferenze. Basterebbe dare vita a dei corridoi umanitari per evitare che il mar Mediterraneo diventasse un cimitero.

È difficile spiegare ai bambini la morte, la povertà e la sofferenza, ma è inevitabile. Non si possono crescere dei figli che vivono chiusi nel loro mondo ignorando le tragedie degli altri, anche se lontani. Fifa nera Fifa blu aiuta noi genitori ad affrontare la questione dell’immigrazione in modo serio ma adatto ai bambini. I racconti sono di Fabio Geda e Marco Aime mentre le illustrazioni di Lorenzo Terranera.

F. Geda- M. Aime, Fifa nera, fifa blu
Donzelli editore, 2017
pp. euro 16

Pubblicato da Marika Frontino

Giornalista, è stata capo redattrice della rivista ".eco, l'educazione sostenibile". È laureata in Scienze della comunicazione e specializzata in Comunicazione multimediale e di massa.